Lo stretching: metodi e benefici

Stretching
Fisioterapia

Cosa è

Lo stretching rilassa, rafforza e allunga i muscoli per migliorare l’ampiezza dei movimenti e ridurre la probabilità di lesioni.

I metodi di stretching più comuni

Stretching statico: si mantiene un muscolo in tensione senza movimento, con o senza l’ausilio di un sostegno o di un partner. Lo stretching passivo richiede un supporto per aggiungere resistenza, come un muro o una banda di resistenza.
Stretching dinamico: comprende lo stretching attivo e balistico. Quello attivo consiste nel muovere un arto attraverso l’intera gamma di movimenti, come le oscillazioni delle gambe. Lo stretching balistico prevede un rapido movimento di “rimbalzo” (come il tocco delle dita dei piedi) alla fine del movimento.
Stretching PNF (Facilitazione Neuromuscolare Propriocettiva) si colloca sotto lo stretching di pre-contrazione ed è una forma passiva di allungamento che richiede la contrazione e il rilassamento dei muscoli fino al loro limite contro un supporto o un partner, eseguiti ripetutamente.

Stretching statico

E’ utile dopo l’allenamento per favorire il recupero, anche se può essere incorporato nel riscaldamento.

Stretching dinamico

E’ tradizionalmente utilizzato prima dell’allenamento per preparare i muscoli e le articolazioni all’esercizio.

Stretching PNF

Lo stretching PNF prima dell’esercizio diminuisce le prestazioni quando è richiesto uno sforzo muscolare massimale, come durante lo sprint, la pliometria, il taglio, il sollevamento pesi e altri esercizi ad alta intensità. Migliora le prestazioni negli esercizi submassimali come il jogging. Maggiori informazioni sullo stretching PNF in questo articolo.